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L'energia elettrica non ha un costo unico durante le diverse ore del giorno e nei diversi giorni della settimana, ma può variare in base alle fasce orarie. Ecco perché, nella proposta luce, possiamo spesso scegliere tra una tariffa monoraria e una bioraria. F1, F2, F3 sono le sigle che identificano le diverse fasce: conoscerle può aiutarci a comprendere meglio i nostri consumi e risparmiare. 
Vediamole nel dettaglio.

Che cosa sono le fasce orarie dell'energia elettrica?

In Italia, nel 2006, è stato approvato un sistema che prevede 3 differenti fasce orarie stabilite da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per differenziare il valore dell'energia elettrica tra le ore diurne e notturne e tra i giorni feriali, il sabato e le festività. L’introduzione del contatore elettronico infatti ha consentito di collocare temporalmente i consumi, cosa che i contatori meccanici e quelli elettronici non ancora riprogrammati non permettevano (leggi qui https://eniplenitude.com/info/contatore il nostro approfondimento sui contatori). In questo modo gli operatori hanno potuto fornire ai clienti diverse opzioni tariffarie con un duplice obiettivo: da un lato offrire una maggior flessibilità e, di conseguenza, la possibilità di  un maggior risparmio e, dall’altro, distribuire in maniera più equilibrata la domanda, così da ridurre il carico sulla rete elettrica durante le ore di punta.

ARERA (link: https://www.arera.it/bolletta/glossario-dei-termini/dettaglio/fasce-orarie) indica tre fasce orarie luce principali:

F1 (Fascia di Punta):  È la fascia dove i consumi sono più alti e l’aumento della domanda fa alzare il costo dell’energia. Si applica dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:00 (escluse le festività nazionali).

F2 (Fascia Intermedia): Ha un costo intermedio. Si applica dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00, e il sabato dalle 7:00 alle 23:00 (escluse le festività nazionali).

F3 (Fascia Fuori Punta): È la fascia più economica che inizia quando la domanda di energia – una volta chiusi uffici e fabbriche – scende rapidamente. Si applica dal lunedì al sabato, dalle 23:00 alle 7:00, e per tutta la giornata di domenica e nei giorni festivi.

Fasce orarie (F1, F2, F3) e costi associati 

Il costo dell'energia in ciascuna fascia oraria varia a seconda del fornitore e del tipo di contratto. In generale, la fascia F1 è la più costosa, seguita dalla F2 e dalla F3, che sono più economiche. Dal punto di vista commerciale questo sistema viene semplificato attraverso l’offerta di una tariffa monoraria e una bioraria.

Nel caso di tariffa monoraria (detta anche F0) il prezzo dell’energia offerto al cliente è lo stesso, nelle diverse ore e nei diversi giorni della settimana. Nel caso della tariffa bioraria, invece, si distingue la fascia F1, quindi la fascia di punta, dalla fascia F23 che accorpa le altre due in un unico prezzo.  La tariffa bioraria, oltre che essere presente nel libero mercato, è anche applicata da ARERA ai clienti domestici serviti in regime di tutela. 

Come scegliere le fasce orarie adatte

Tra le diverse fasce orarie non esistono differenze eccetto il prezzo pagato per acquistare l’energia che cambia in ragione della domanda. Per scegliere la tariffa più conveniente dobbiamo solo riflettere sulle nostre abitudini e stili di vita, cercando di capire quanto consumiamo nei diversi momenti della giornata e della settimana. Non c’è da preoccuparsi: per farlo non è necessario lanciarsi in difficili calcoli, cronometrando lavatrici e televisori, ma è sufficiente osservare con attenzione la bolletta elettrica. Qui viene indicato il consumo per fasce non solo relativamente al periodo di fatturazione ma a tutto l’arco dell’anno. Di solito, quando i consumi in fascia F23, si situano tra il 65 e il 75% la tariffa bioraria è più conveniente, mentre quando restano al di sotto di questa soglia la monoraria diventa man mano più interessante. 

Il miglior orario per l'uso domestico

Una volta che abbiamo effettuato questa verifica, possiamo decidere se cambiare tariffa in uso oppure no, mantenendo le nostre abitudini Anzi, nel caso fossimo già in bioraria, potremmo pensare di mitigare ulteriormente la bolletta con qualche piccola accortezza. Ad esempio attaccando la lavastoviglie di sera invece che al mattino, così da far ricadere questo consumo nella fascia F23. O, ancora, facendo la lavatrice e passando l’aspirapolvere nel weekend: sarà un altro modo di adempiere alle faccende di casa senza incidere troppo sulla bolletta. Da questo punto di vista molti dispositivi elettronici, dal climatizzatore alla pompa della piscina, vengono in nostro aiuto grazie alla possibilità di essere programmati. Senza dimenticare la domotica che rappresenta un ulteriore passo avanti.

Se invece non abbiamo ancora abbastanza dati sui nostri consumi, dovremmo basarci principalmente su abitudini ed eventuali progetti di vita. Lavoriamo in smart working? Saremo più propensi a consumare durante tutto l’arco della giornata e di conseguenza la tariffa monoraria potrebbe essere la scelta giusta. Stiamo stipulando il contratto per una casa di villeggiatura, da sfruttare durante il weekend? In questo caso sarà più conveniente scegliere una tariffa differenziata per fasce orarie.  

E ora?

Conoscere le fasce orarie energia elettrica ci offre un tassello in più per scegliere la tariffa luce che fa al caso nostro. Le proposte Plenitude sono all’insegna della massima flessibilità, spaziando dalla personalizzazione offerta da prodotti a prezzo indicizzato e tariffe biorarie fino alla continuità data da proposte con corrispettivo luce fisso e tariffa monoraria.

Vogliamo goderci la casa a tutte le ore del giorno e contemporaneamente programmare meglio le nostre spese? Allora Fixa Time Web con corrispettivo luce fisso a consumo per 12 mesi e tariffa monoraria farà al caso nostro.

Passiamo la maggior parte del tempo fuori casa e rientriamo solo la sera e nel weekend, ma non per questo vogliamo rinunciare alle occasioni offerte dal libero mercato? In questo caso Trend Casa Free con tariffa bioraria potrebbe essere la scelta azzeccata. 

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Domande frequenti

Nel weekend e nei giorni festivi si applica la fascia F3 (o F23 per chi ha una tariffa bioraria) per tutta la giornata.

È possibile controllare se il proprio contratto prevede una differenziazione tra fasce orarie oppure è monorario. Di solito è sufficiente verificare la bolletta. Ad esempio, per quanto riguarda Plenitude, questa informazione può essere reperita nella sezione Fornitura, alla voce tipologia consumi in seconda pagina. Altrimenti è possibile richiedere questa informazione direttamente al fornitore. 

Sì, di solito è possibile effettuare il passaggio da tariffa monoraria a fasce orarie secondo le modalità previste da contratto.

Sicuramente è la fascia F3 (o F23 se accorpate come nella tariffa bioraria). Questo però non significa che sia sempre più conveniente il passaggio a una tariffa costruita in questo modo: dipende da come sono distribuiti i nostri consumi.

Per chi ha scelto tariffa bioraria sicuramente la sera o nel weekend. Per chi ha scelto la tariffa monoraria, non c’è differenza. 

Le fasce orarie energia elettrica sono tre, la F2 solitamente è più cara della F3. Nell’arco degli anni, però, la differenza tra le due si è tanto assottigliata che buona parte delle aziende hanno scelto di accorparle in una unica F23, più conveniente rispetto alla F1.

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