L’Unione Europea sta elaborando un quadro relativo alla nuova direttiva sull’efficienza energetica con orientamento al periodo 2020 – 2030. Si tratta di una questione considerata di fondamentale importanza. La volontà dei membri dell’UE è quella di consolidare e potenziare le misure già programmate per il decennio del 2010-2020. Nonostante le difficoltà nel centrare l’obiettivo del taglio del 20% dei consumi energetici, sono stati raggiunti diversi benefici. Qualche esempio: gli edifici consumano circa la metà rispetto agli anni ’80, ogni famiglia riesce a risparmiare circa 465 euro ogni anno, mentre per quanto riguarda l’industria negli ultimi anni c’è stata una diminuzione pari al 19% dell’intensità energetica. Numeri interessanti che dimostrano, insomma, l’efficacia delle direttive e che spingono i paesi membri dell’UE a continuare il percorso intrapreso.
Proposte e obiettivi per la nuova direttiva
Per il decennio 2020-2030 la Commissione Europea ha posto principalmente tre obiettivi: la riduzione del 40% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990, l’utilizzo di almeno il 27% di energia ricavata da fonti rinnovabili rispetto all’energia totale consumata, e il taglio dei consumi energetici fino al 25%. Le misure mirano da un lato a garantire un futuro sostenibile dal punto di vista climatico, dall’altro a mantenere l’energia a prezzi accessibili per le piccole imprese, le grandi industrie e i consumatori. Una parte importante del nuovo piano sarà dedicata alla crescita economica: l’efficienza energetica può rilanciare il mercato occupazionale nel settore dei trasporti e soprattutto nell’edilizia - un comparto dominato principalmente dalle piccole e medie imprese e non esposto al fenomeno della delocalizzazione – attraverso la costruzione o la ristrutturazione di edifici con tecniche innovative. I consumatori beneficeranno invece della diminuzione del 0,4% del costo del gas entro il 2030. La nuova direttiva sarà varata ufficialmente nella seconda metà del 2016 e comporterà investimenti per 20 miliardi ogni anno.
La competitività dell’UE
La nuova direttiva sembra porsi obiettivi tanto ambiziosi quanto indispensabili: l’efficienza energetica e gli investimenti sulle energie rinnovabili sono le uniche armi che hanno i paesi dell’Unione Europea per ridurre la propria dipendenza energetica, soprattutto in un periodo di instabilità dell’Est Europa, e competere in un’economia decarbonizzata.
La sostenibilità in Eni
La sostenibilità è una priorità tanto per l’Unione Europea, quanto per Eni. Da alcuni anni l’azienda ha attuato una strategia volta a limitare il proprio impatto sul clima promuovendo la ricerca sulle fonti rinnovabili, il risparmio energetico e progetti per rendere più efficiente la mobilità urbana come Enjoy. Anche per il gas e la luce di casa Eni dedica una grande attenzione ai temi della sostenibilità facendo leva sull’efficienza energetica. Sulle offerte luce è stato recentemente introdotto Genius: un servizio che, monitorando i consumi energetici, fornisce una serie di suggerimenti personalizzati per aiutare i consumatori ad essere più efficienti riducendo gli sprechi.