Tesla: lo scienziato, il genio, l’uomo

Fisico, scienziato, inventore, Tesla incarna la figura del genio moderno. Nato nel 1856 sotto il Regno di Slovenia e Croazia, Tesla è affascinato dai fenomeni elettrici fin da giovane. Questo lo porta a studiare ingegneria elettrica all’università tecnica di Graz che però abbandona prima di laurearsi.
La leggenda narra che la sua passione per l’elettricità si manifestasse anche sotto forma di convulsioni e allucinazioni; non sappiamo se queste folgorazioni contribuirono ai suoi “lampi di genio”, ma certamente la sua patologia contribuì alla sua nomea di scienziato pazzo.

Tesla vs Edison

È nota la collaborazione prima, e la rottura poi tra Tesla e Edison. Il loro incontro fu favorito da una lettera di raccomandazioni che Edison ricevette nel 1884, e che presentava Tesla come un giovane geniale. Così, in America, Tesla iniziò a lavorare alla Edison Machine Works dove gli venne affidato l’incarico di ottimizzare il generatore di corrente continua dell’azienda.

Lo scienziato portò a termine brillantemente il suo lavoro, e assicurò alla società importanti commesse; quando Edison lo ripagò aumentandogli lo stipendio di pochi dollari, Tesla si licenziò. Tuttavia, le divergenze tra i due geni non erano tanto di carattere economico o morale, ma riguardavano principalmente questioni scientifiche: Edison non credeva alla corrente alternata, Tesla ci vedeva il futuro.

La scommessa di Tesla: la corrente alternata

Solo e senza una forte disponibilità economica Tesla si mise in proprio, fondò la sua società e scommise sulla corrente alternata. Dopo poco però, i suoi finanziatori ritirarono gli investimenti, e la società chiuse. Iniziò un periodo duro per Tesla che, senza mai smettere di studiare e sperimentare, si impegnò in piccoli lavori per sopravvivere. Nonostante tutto e tutti, nel 1887 lo scienziato mise a punto il primo motore a induzione di energia alternata, dando vita alla sua scoperta più significativa.

Non è esagerato dire che con questa scoperta inizia una seconda rivoluzione industriale; infatti, ancora oggi, prima di essere trasformata in energia continua, la corrente viene trasportata dalle centrali elettriche alle nostre abitazioni come energia alternata. La minor dispersione di corrente e, di conseguenza, il maggior risparmio energetico che ne consegue, sono diventati possibili grazie all’applicazione concreta dei brevetti di Tesla.

Un mito ieri e oggi

Per tutta la vita Tesla fu incapace di amministrare le sue finanze, e di gestire le relazioni personali (la sua ossessione verso le persone sovrappeso lo spinse a licenziare la segretaria). Fu invece molto bravo a presentare le sue invenzioni. Noto è l’episodio, che ispira anche Nolan nel film The Prestige, della spettacolare presentazione della struttura a bobina da lui costruita, e con cui intrattenne il pubblico newyorkese. Gli spettatori rimasero senza parole nel vedere lo scienziato impassibile in mezzo a un campo attraversato da scariche elettriche potentissime.

Tuttavia, anche a causa di queste performance, Tesla venne sempre più identificato come “mago dell’elettricità” o “poeta della corrente”, e sempre meno come scienziato. Si pensi che ancora oggi si trova molta letteratura che propone il mito di Tesla come l’uomo arrivato dal futuro, o capace di parlare con i marziani. Anche il fatto di non comparire nell’albo dei vincitori del premio Nobel contribuì a sminuire la sua fama come scienziato relegandolo al ruolo di inventore pazzoide; ieri come oggi, Tesla fu sempre considerato o come qualcosa di più, o qualcosa di meno di uno scienziato.

Altre invenzioni

Sarebbe impossibile elencare tutte le invenzioni e scoperte riconducibili a Testa, si parla di circa 200 brevetti depositati. Inoltre, sulla paternità di alcune invenzioni ancora si discute, è il caso della radio il cui dibattito è ancora aperto: Tesla o Marconi? Solo per citare alcune delle ricerche più significative sicuramente attribuibili al nostro inventore, ricordiamo quelle riguardo i raggi x (Tesla fu anche il primo ad avvertire sul pericolo alla loro esposizione), e i neon.

Non furono, però, soltanto folgorazioni geniali; l’audacia di Tesla lo portò anche a sviluppare una teoria della gravità alternativa e a criticare Einstein e la teoria della relatività. Le teorie fisiche di Tesla, per quanto affascinanti, erano lontane dalla verità e mancavano di un supporto matematico e sperimentale. Tuttavia, quando ormai la comunità scientifica lo riteneva un folle, Einstein usò almeno la cortesia di rispondergli. Per assurdo, la grandezza di Tesla sembra confermata anche da questo; non a tutti capita di essere confutati da Einstein.

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